Il modo in cui il paracetamolo, un analgesico popolare mezzi colpisce il cervello, non è ancora noto per la scienza. Ma i ricercatori hanno già dimostrato che ci impedisce di notare i nostri errori.
Studi recenti rivelano il velo dei segreti sugli antidolorifici del paracetamolo, mentre mostrano che la medicina può influire sulle funzioni valutative del nostro cervello nel suo insieme. In particolare, gli esperimenti hanno mostrato che le persone sotto l’influenza del paracetamolo reagiscono più deboli alle situazioni relative all’incertezza e sono meno sensibili al rifiuto sociale e alla frustrazione.
Lo psicologo Daniel Randles dell’Università della British Colombia (Canada), insieme ai colleghi, ha condotto uno studio per saperne di più sugli effetti collaterali del paracetamolo associati al suo effetto sul cervello e sui processi mentali.
Lo studio ha partecipato 30 persone che avevano bisogno di premere il pulsante ogni volta in cui la lettera f lampeggiava sullo schermo, evitando lo stesso pulsante, se la lettera E è apparsa. Allo stesso tempo, alcuni di loro hanno preso 1000 mg di paracetamolo prima dell’esperimento, al resto è stato dato un tablet fittizio (placebo). Né gli sperimentatori né i partecipanti sapevano quale gruppo riceveva un placebo e quale medicina -.
Durante l’esperimento, tutti i partecipanti sono stati girati letture dell’elettroencefalogramma (EEG). È noto che quando commettiamo un errore e lo notiamo, ciò influisce sull’EEG sotto forma di onde speciali.
Quando i partecipanti che hanno preso il paracetamolo hanno commesso un errore, la loro reazione è stata espressa molto più debole di quei volontari che non hanno assunto farmaci. Apparentemente, l’anestetico ha impedito loro di notare i propri errori.
Daniel Randles suggerisce che il paracetamolo indebolisce il controllo cosciente. Eseguiamo molte azioni (lettura, parlare, camminare) quasi automaticamente: non richiedono controllo consapevole, poiché le reti neurali che sono responsabili del nostro cervello sono ben sviluppate.
“Tuttavia, a volte dobbiamo smettere di comportarci automaticamente, altrimenti faremo un errore. Ad esempio, se attraversiamo la strada, parlando con un amico, dobbiamo essere preparati per il fatto che apparirà improvvisamente un’auto. Abbiamo pianificato il nostro esperimento in modo che la maggior parte degli stimoli emergenti (lettere sullo schermo) richiedessero la pressione del pulsante, quindi la persona ha iniziato ad abituarsi a premere costantemente. Quando è apparsa la lettera “sbagliata”, era necessario mostrare il controllo cosciente per non premere la “macchina”, spiega il ricercatore.
Un risultato inaspettato è stato che i partecipanti che hanno ricevuto paracetamolo hanno perso più spesso la lettera “corretta”, senza fare clic sul pulsante quando era necessario. In futuro, Daniel Randles prevede di indagare se il paracetamolo provoca una maggiore distrazione e distrazione.
Per maggiori dettagli vedi. D. Randles et al. “Il paracetamolo attenua la valutazione degli errori nella corteccia”, neuroscienze cognitive e affettive sociali, febbraio 2016.